L' Anbsc (Agenzia nazionale per l’amministrazione e la destinazione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata) ha pubblicato su http://www.confiscatibene.it/it i dati aggiornati a dicembre 2015 relativi ai beni confiscati a Verona e provincia (leggi) che passano da 23 (2014) a 54.
Angiola Petronio, giornalista del Corriere del Veneto, nell'articolo del 22 marzo 2015 pubblica la riflessione del Prefetto di Verona Salvatore Mulas:
«È un incremento dovuto sicuramente a un’azione più incisiva da parte di tutti: polizia, direzione investigativa antimafia, guardia di finanza. Dei carabinieri, in particolare dopo l’operazione Aemilia - analizza il prefetto Salvatore Mulas -. Del resto la malavita organizzata, qualsiasi origine essa abbia, si combatte in un solo modo: togliendo i beni e il potenziale economico».
«La criminalità organizzata è assolutamente informata dal punto di vista finanziario - continua il prefetto -. Sa benissimo dove investire. Il dato di Bussolengo, che è una zona dove l’imprenditoria è attiva e importante, è una dimostrazione. Ma è una dimostrazione anche il dato sulle confische. Dimostra che lo Stato c’è. E che noi ci stiamo cimentando e continueremo a farlo. Solo così si potranno normalizzare situazioni che altrimenti avrebbero creato il profitto di pochi che delinquono a scapito della comunità. Quei beni avuti con dei reati, siamo riusciti a riportarli a favore della cittadinanza...»