domenica 14 dicembre 2014

Corruzione: Don Ciotti. Bene nuovi interventi ma non bastano.

Roma, 13 dic 2014 -
"E' un passo avanti, ma certamente ci si aspettava molto, molto di piu'. Ci sono dei compromessi". Lo afferma il presidente di Libera don Luigi Ciotti sul pacchetto anti corruzione, in un'intervista a Radio Vaticana. Per don Ciotti "non sono sufficienti gli aumenti di pena sia nel minimo che nel massimo per la corruzione, ma ci si aspettava anche quelli correlati. Ad esempio, la concussione, la corruzione negli atti giudiziari ... Non ci sono, ad esempio, gli sconti per chi collabora, gli incentivi, che diventano importanti, ne prevede anche l'Europa gia' con le sue norme del 1999. Manca la tutela di chi denuncia, un altro fatto importante richiesto dall'Europa per incentivare, ma anche per tutelare chi nelle pubblica amministrazione ha il coraggio di denunciare tutto questo". Su cosa abbia frenato, il presidente di Libera risponde che "ci sono delle forze che devono tutelare i loro giochi, i loro interessi; invece per il contrasto all'illegalita', alla mafia, alla corruzione, all'autoriciclaggio sarebbe veramente necessaria una radicalita', un impegno non solo nelle parole, ma nei fatti, di tutte le forze politiche nella stessa direzione. Qui sempre sul tema della giustizia, dei percorsi della giustizia penale, e tutti i loro allegati siamo sempre al punto di partenza". Per don Ciotti dunque "consapevolezza e stabilita' sono indivisibili. Ora c'e' un ruolo di attenzione educativo che passa anche nel mondo della scuola che deve mettere testo, dare gli strumenti di conoscenza, ma ci vuole soprattutto un grande impegno delle coscienze del nostro Paese. La prima grande riforma da fare e' un'autoriforma: la riforma delle nostre coscienze".

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